🚧 Weissestal - Articolo 91270
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Come nasce Ametista qb e come mai questo nome?

Ametista nasce dalla sinergia di una coppia nella vita che ha voluto mettersi in gioco in una nuova sfida per trasformare una passione in una condivisione del bello. L’Ametista è senza dubbio una delle pietre più affascinanti e misteriose esistenti, nello stesso modo la cucina contemporanea dovrebbe, a nostro avviso, porsi l’obiettivo di stupire e di far vivere un’esperienza gustativa magica e mai banale. Qb è l’unità di misura dell’estro e della sensibilità, il “quanto basta”, infatti, è il segreto per rendere unica una ricetta.

Dove ha origine la vostra passione per la cucina? Avete fatto studi particolari per dare vita a questa pagina?

Qualcuno ha detto: “Si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare”. Così nasce la passione della cucina, dalla voglia di occuparsi dell’altro con un piatto che sfami soprattutto la creatività e che regali un momento di piacere. Studiamo continuamente, leggendo, viaggiando, assaggiando e testando continuamente nuovi sapori.

Le vostre sono elegantissime composizioni minimal per il massimo del gusto: qual è l’idea alla base della vostra creatività?

L’idea che guida le nostre creazioni è l’equilibrio, sia nell’estetica che nel gioco delle proporzioni, consistenze e sapori di un piatto.

Da che cosa vi lasciate ispirare per la creazione dei vostri piatti?

Ci può ispirare qualsiasi cosa che solletichi la creatività, un colore, un paradosso di accostamento di sapori, la scoperta di una nuova tecnica di cucina molecolare, la voglia di interpretare una ricetta storica, ecc..

Come scegliete gli abbinamenti e lo stile da dare al piatto?

Gli abbinamenti e lo stile dei singoli piatti nascono dall’improvvisazione. È come il canto, prima studi il solfeggio, la respirazione, le tecniche vocali ma durante la performance non devi pensare alla tecnica ma solo a trasmettere un’emozione.

Quanto tempo dedicate alla creazione dei piatti che vediamo sui social? Quanto impegno si cela dietro un’immagine?

La pazienza è alla base di ogni buona ricetta, dietro alcuni singoli elementi di un piatto ci possono essere lavorazioni di giorni, il pressapochismo è ciò che più si allontana dalla nostra idea di cucina.

Ci sono forme, colori, sapori e cibi che prediligete?

Prediligiamo il contrasto, qualsiasi cosa che possa provocare dello stupore, nella scenografia del piatto e nel gusto.

Quali sono le vostre creazioni di cui andate più orgogliosi?

Non facciamo figli e figliastri, dietro ogni piatto ci siamo noi, ma sicuramente emotivamente siamo molto legati alla prima creazione pubblicata: “Seppia e cavolo in quattro consistenze” e al nostro “Risotto blu”.

Tra le linee di Weissestal, quali ritenete più funzionali per la vostra cucina? Piatti bianchi, colorati, semplici, decorati…

Le linee Weissestal sono tutte ricercate e di grande impatto, ma la nostra preferita è la linea Plus, raffinata, pulita, minimal ma con personalità, una tela bianca che riesce ad esaltare ogni composizione culinaria con stile ed eleganza.

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